Le attività nel castello

nel suo terzo millennio di vita

L’impegno è di far rivivere il castello con le sue complesse attività, da quelle culturali a quelle artigianali. Gli amici pensano alle mostre e ai concerti, i padroni di casa all’artigianato.

Cosa c’è di più bello del ricevere gli amici a pranzo in un castello? Naturalmente offrendo una cucina tradizionale su fuoco a legna e servendo in piatti che si rifanno alla tradizione medioevale italiana, meglio se a quella più semplice e campagnola. Per farlo, Osvaldo Righi ha pensato di costruirseli da solo i piatti e i bicchieri, ispirandosi ovviamente al suo castello. Ha lavorato prima di tutto sulla forma dei piatti (ondulata, accartocciata, a conchiglia) e poi sui segni (forti ed elementari, talvolta segnando solo il bordo). Lo stesso ha fatti per i bicchieri. Ora chi ama lo stile castellano, sa dove trovarlo.

Cosa fa oggi una castellana nella solitudine aulica del suo castello? Ma è ovvio: crea gioielli di gusto medioevaleggiante tra il tardo bizantino e il barbarico; perché questa è l’ispirazione che la fortezza suggerisce a chi la abita. Forse è vero il contrario: è la passione per il medioevo che ha spinto Beatrice Righi prima ad abitare il castello e poi a forgiare i gioielli. Si tratta di lamine d’oro e d’argento ritagliate al loro interno in modo da ottenere un disegno a giorno, poi scaldate con la forgia e battute fino a ottenere la curvatura voluta: una tecnica primitiva che ben si sposa
col loro gusto arcaico. Nel Medioevo tali attività di artigianato artistico trovavano accoglienza all’interno dei castelli, a differenza del periodo precedente durante l’impero romano quando i laboratori artigiani erano tutti concentrati in alcune strade della città. Furono ragioni di sicurezza a dettare quel comportamento.

Nelle foto: i gioielli realizzati da Beatrice Righi sciorinati su una tela rosso antico. Dietro giganteggia uno straordinario
camino con doppia cappa (la vista completa del camino è nella pagina a sinistra), dovuto all’evoluzione della tecnica di combustione e al perfezionamento del tiraggio: in origine, quando la regola era un grande consumo di legna,
funzionava la grande cappa; poi tutto si è ridotto.

L’indirizzo

Gli oggetti del desiderio realizzati dai due artigiani, anzi artisti ora si possono acquistare anche a Milano da DBliving, il nuovo negozio anticipatore di tendenze tipo quelli newyorkesi, in via Vittor Pisani nelle vicinanze di Piazza della Repubblica (alla omonima fermata della MM3) a pochi passi dalla Stazione Centrale. Come recita il logo, oltre ai gioielli di Beatrice Righi e ai complementi per la tavola di Osvaldo Righi, vi si possono acquistare: oggetti, luce e design
raccolti da tutto il mondo per arricchire lo spirito e lo spazio domestico. Gli oggetti sono visibili e acquistabili
anche su internet all’indirizzo: www.DBLIVING.com


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