|
Il termine barbecue deriva dalla contrazione fonetica dell’espressione di lingua francese “de la barba a la queue” che tradotto significa “dalla barba (cioè dalla testa) alla coda” per indicare il sistema di cottura in cui l’animale veniva cucinato per intero infilzato su spiedi secondo l’usanza del “barbacoa” di origine pre colombiana. Tuttavia la cottura alla brace è senz’altro uno dei metodi più antichi di cottura del cibo, con una forte componente rituale che si è tramandata fino ai giorni nostri (l’asado dei rancheros o il porceddu dei pastori sardi, i bivacchi dei cow boys del Far West o il mjezano dei boscaioli slavi). La partecipazione corale alla preparazione del pasto, lo stare seduti in circolo attorno al fuoco, ognuno con uno stecco, un ramo che recava all’estremità la razione giornaliera di cibo, conquistata magari con dure lotte, la possibilità di personalizzare la cottura, senza obbligare gli altri ai propri gusti, oltre a rafforzare il senso di aggregazione fa scoprire il gusto dello stare insieme.
|
