L’edificio sorge sulle prime colline della Val Tidone nella campagna piacentina. Pensato come una interpretazione contemporanea delle cascine e dei fienili tipici della zona (da cui prende materiali e proporzioni), si presenta come un’architettura contemporanea priva di connotazioni nostalgiche.
Il progetto è stato realizzato all’insegna della sostenibilità: dall’orientamento dell’edificio (con cui si è ottimizzata l’esposizione al sole in inverno e minimizzata durante i mesi più caldi) ai materiali di costruzione scelti per le loro capacità isolanti. Tutta la casa si sviluppa attorno alla corte centrale: uno spazio coperto che diventa il centro della vita al piano terra (area giorno), e che anima di viste inconsuete il primo piano (area notte).
La forma della costruzione con tetto a due falde ribassato rivela l’origine rustica dell’edificio preesistente: una cascina che di sé non ha lasciato altra traccia che la volumetria e i materiali impiegati.
Il profilo basso e i materiali utilizzati per la facciata rendono questa struttura, facente parte del complesso ed ora utilizzata come studio e stanza giochi dei bambini, particolarmente mimetica col paesaggio.
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Es: http://pro.dibaio.com/val-tidoneGli spazi al piano terra sono pensati per essere vissuti nei mesi caldi in continuità con l’esterno attraverso la corte e il terrazzo in legno del soggiorno. Il piano terra è composto, oltre che da un bagno e una dispensa, da due grandi stanze collegate visivamente con ampie vetrate scorrevoli: l’area cucina/pranzo, pensata come locale unico, e il grande soggiorno. Questi ambienti posti in successione comunicano con l’esterno attraverso la corte e il terrazzo in legno.Al primo piano si trovano quattro stanze da letto e due bagni. I mattoni paramano delle facciate esterne risvoltano internamente a formare uno dei materiali di finitura degli ambienti, insieme agli intonaci e al grande muro di pietra a spacco. All’interno di quest’ultimo è stato inserito un moderno camino stretto e lungo con annesso portalegna in lamiera grezza. Le grandi vetrate permettono di vedere scorci molto scenografici.Grazie alle grandi vetrate scorrevoli, la sala da pranzo per otto persone permette una vista completa del paesaggio e, quando sono aperte, anche la sensazione di stare all’aperto e di godere la brezza che di sera scende dalle colline. Il tavolo in legno ha un design moderno, ma le sedie sono delle vecchie Thonet da osteria. Le pareti rosse e il soffitto bianco danno molto carattere all’insieme.
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Es: http://pro.dibaio.com/park-associatiUn termocamino in acciaio con facciata in ghisa e alimentazione a legna. L’entrata primaria con regolazione automatica si apre e si chiude automaticamente per mantenere costante la temperatura di combustione. E’ possibile estrarre il cassetto raccogli cenere con il focolare funzionante; il braciere è in ghisa doppio spessore e vi è in dotazione una piastra fermalegna. Il rompifiamma è in acciaio semplice, così da catturare immediatamente l’energia liberata dalla combustione. (mod. CH701C, L’Artistico)
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Es: http://pro.dibaio.com/val-tidoneSi laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1991 e dal 1992 al 1996 collabora con Michele De Lucchi nello studio omonimo. Nel 1996 si trasferisce a Londra dove lavora con David Chipperfield e Din Associates; nello stesso periodo è anche Visiting Professor alla St. Martin’s School of Arts di Londra. Nel 1999 rientra in Italia e fonda Park Associati.
Dal 1999 al 2001 è docente presso l’Istituto Europeo di Design di Milano e dal 1999 al 2002 presso l’ISAD (Istituto Superiore di Architettura e Design). Dal 2005 è docente incaricato al Politecnico di Milano.