Loft a Barcellona Una giovane laureata in architettura è subentrata nelle aule di un vecchio liceo del quartiere gotico Scegliere un loft per vivere a Barcellona è di moda. Quei locali spaziosi, che in precedenza erano stati laboratori, fabbrichette o magazzini, sono stati spesso adottati da giovani professionisti che operano nel campo della decorazione, dell’architettura o dell’arte per farne abitazioni non convenzionali. Il “loft”, una realtà ereditata dalla New York degli Anni ‘60, non è altro che un grande spazio con una caratteristica peculiare: non era nato per essere
Avevano soffitti alti, grandi vetrate per usufruire della luce esterna e strutture a vista per economizzare sulle finiture che non interessavano.
L’architetto Maria Carreño Villagomez ha trovato nel centro del quartiere più antico di Barcellona, il Barrio Gotico, questo spazio di circa 200 mq che una volta era l’aula di un ginnasio e a cui si arriva percorrendo un dedalo di vicoli, scalinate e terrazze. Il primo intervento è consistito nel togliere i vecchi servizi e nel rifare la copertura a terrazza La ristrutturazione e l’arredamento hanno voluto conservare il più
Volendo rispettare questa monumentale spazialità originaria, tutti i mobili sono stati messi lontani dalle pareti, costruendo con essi delle zone autonome dall’aria provvisoria (è un arredamento che si può spostare a piacere in ogni momento). In tal modo la continuità dello spazio risulta più forte della sua destinazione d’uso. Gli elementi dell’arredamento sono stati scelti conformi alle preesistenze, cioè ai muri portanti, ai contrafforti e alle grandi travi; così è stato pensato il soppalco che ospita la camera da letto: spartano e con grandi travoni decorativi. La specificità di questo studio-abitazione è di non soggiacere in nessun
A causa del soppalco, l’ingresso allo spazio comune viene ribassato da sei metri a due e mezzo, una compressione che contrasta piacevolmente con la luminosa spazialità che si presenta inoltrandosi nell’appartamento.
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