Mobili significanti

Simbolismo d’arredo

Ciò che di meglio scatena un concorso, in questo caso di design, è una profonda riflessività, guida al potenziale creativo. Lusso non sempre concesso se non si è liberi da esigenze di produttibilità.

Lo scorso 15 giugno presso Villa Dionisi, Verona, sono stati proclamati i vincitori della 3a edizione del concorso,
rivolto a giovani designers, studenti e professionisti, italiani e stranieri, “Il mobile significante: l’elemento d’arredo nei
luoghi dell’attesa”. Promossa dalla Fondazione Aldo Morelato, l’iniziativa rappresenta la filosofia dell’istituzione in qualità di strumento per promuovere la creazione di arredi carichi di valore e significato, non solo estetici. Tema di quest’edizione: la cultura d’arredo in luoghi come reception d’alberghi, anticamere di abitazioni, sale di attesa pubbliche.

Contesti che devono assolvere a 2 funzioni principali: accogliere il visitatore e coinvolgerlo nella tipologia d’attesa in senso preparatorio. Il 1o premio è stato assegnato a Friso Dijkstra, Utrecht, con il progetto “Barca, finché la barca va…”, originale panchina, interprete coerente del tema del concorso e della definizione di oggetto di design territoriale (3). 2o premio, il progetto “Leani” di Jasmin Sybille Kastner, Germania: piccola seduta che ricorda lo stile
veneziano del XVIII sec. (2). Tra i progetti con menzione speciale “Burning giraffe“, University of Architecture
& Civil Engeneering (1).

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