Vivere con la natura della montagna

Predazzo è il centro più importante della Val di Fiemme. È meta fin dagli anni ‘30 di un turismo familiare, sia invernale che estivo, proveniente soprattutto dalle provincie venete. Entrando nella valle ci si accorge subito della cura con cui è tenuto il paesaggio: sembra di vivere in un parco protetto dove la natura cresce tranquilla senza esser disturbata dall’invasione turistica. Anche le persone sembrano far parte di una riserva protetta, gentili e collaboranti, e soprattutto cooperative. Forse è dovuto alla loro storia, al fatto che da secoli gestiscono in comune, in regime di proprietà indivisa, buona parte del loro territorio. I turisti “mordi e fuggi” non lo possono sapere, ma tutta la Val di Fiemme è sotto la tutela di un organismo che è nato poco dopo l’anno Mille con i Patti Gebardini firmati dagli abitanti della valle con Gebardo vescovo di Trento.

Nel soggiorno la suddivisione per zone è evidente: entrando si vede al centro la grande stufa di maiolica bianca, a sinistra il salotto, a destra il pranzo, e dietro al pranzo la cucina, da cui partono gli altri accessi. Il tutto è uniformato dal legno (acero per soffitto e pareti, larice per il pavimento) proveniente dai boschi della Val di Fiemme proprietà della medioevale “Magnifica Comunità”.
Il bianco della stufa in maiolica, delle pareti a intonaco e di certi soffitti è pensato per illuminare e alleggerire il molto legno, un materiale naturale sempre elegante, che dà calore e atmosfera.
La stufa in maiolica, messa in posizione strategica, è una stufa-camino con un focolare prefabbricato. È stata costruita sul posto da La Stufa Design di Aldo Briosi con laboratorio a Predazzo.Questo organismo porta ancora l’antico nome, “La Magnifica Comunità della Val di Fiemme”, che oggi possiede più di 20.000 ettari di bosco in uso esclusivo ai capifamiglia delle stirpi locali, i soli che possono pescare, cacciare, cavar sabbia e sassi, e soprattutto
tagliare le gigantesche conifere, il vero “oro verde” della zona. La famiglia Defrancesco, artefice di questo interno, fa parte dei privilegiati.

In questo soggiorno, in sè non grandissimo, si ha la sensazione di vivere in uno spazio ampio dove ci si può muovere liberamente e godere ovunque del tepore morbido dalla grande stufa in ceramica.
La divisione degli spazi, i mobili e le boiserie sono opera di Arredamenti Defrancesco di Predazzo, in particolare di Nicola Defrancesco che proviene da una tradizione familiare di artigiani e artisti del legno.Arredamenti De Francesco
Artigiani del legno in Val di FiemmeQuesti spazi aperti che s’incastrano gli uni negli altri sono di concezione decisamente moderna, anche se vengono realizzati con elementi decorativi tradizionali, le boiserie, provenienti dal passato.

Da dove pensate che vengano l’abete e il larice da loro impiegati con dovizia in questo arredo tradizionale?
Dalla “Magnifica Comunità”, naturalmente, perché quel legno è anche il loro e non c’è miglior garanzia delle cose fatte in proprio. Ma sbaglierebbe chi volesse estendere questa analisi storico-comportamentale anche al lato stilistico.
I Defrancesco sono nello stesso tempo progettisti ed esecutori di interni in legno e quindi hanno la paternità completa del prodotto, ma stabilire un nesso di stile con altri prodotti della Val di Fiemme è azzardato, non sembra corrispondere a nulla di reale.

In cucina, come in pranzo e in salotto, il linguaggio dell’arredamento non cambia; la formula vincente è: legno chiaro + spazio libero + semplicità. I pochi toni di rosso dei tessuti (divani, tende, cuscini del pranzo) interrompono con allegria una rigorosa stesura cromatica. I tessuti sono di Iori di Vigo di Fassa. Le luci si trovano da Euroluce a Pera di Fassa.

In cucina, il piano di lavoro è in granito rosa e beige della Val di Fiemme: un’autentica rarità. Il soffitto, attraversato da grandi travi, è intonacato di bianco per dare più luminosità all’ambiente. La cucina è separata idealmente dal pranzo mediante un parapetto di legno che termina con una boccia in massello di abete. Quasi tutte le luci sono d’ispirazione floreale con diffusore in vetro bianco.

LA VAL DI FIEMME (FLEIMSTAL IN TEDESCO) È UNA DELLE PRINCIPALI VALLI DOLOMITICHE ED È SITUATA NEL TRENTINO ORIENTALE. LA VALLE, ASSIEME ALLAVAL DI FASSA E ALLA VAL DI CEMBRA, COSTITUISCE IL BACINO IDROGRAFICO DEL TORRENTE AVISIO, AFFLUENTE DI SINISTRA DEL FIUME ADIGE. CON I SUOI 11 PAESI, È DELIMITATA DA CELEBRI MONTI COME LA CATENA DEL LAGORAI, LE PALE DI SAN MARTINO E IL GRUPPO DEL LATEMAR. INOLTRE, SI TROVA IN MEZZO A DUE PARCHI NATURALI QUELLO DI PANEVEGGIO PALE DI SAN MARTINO E QUELLO ALTOATESINO DEL MONTE CORNO. UNO DEI DUE CENTRI PIÙ IMPORTANTI DELLA VAL DI FIEMME È  PREDAZZO (IN PREDAZZANO PARDÀC), UNA CITTADINA DI 4500 ABITANTI; L’ALTRO È CAVALESE. MA PREDAZZO, GRAZIE ALLA SUA CONFIGURAZIONE OROGRAFICA, È IL CENTRO PIÙ POPOLOSO ED ESTESO DELLA VALLE.Infatti, nel numero di “Case di Montagna” n. 82 abbiamo pubblicato una casa progettata e realizzata a Cortina, in stile perfettamente cortinese, dagli stessi Defrancesco: una prova che loro sono in grado di cambiare stile, materiali e lavorazioni a seconda del cliente e delle preesistenze ambientali.Va detto che in questo momento, a differenza del capostipite Vietti che imponeva ai clienti il suo linguaggio, gli artefici d’interni di case di montagna cercano di adeguarsi alle esigenze e al gusto di chi le ha ordinate.
In questo caso il committente è un veronese, quindi con una mentalità cittadina sobria e lineare. Infatti ha voluto lo stesso legno dappertutto (mobili, pareti e soffitti in abete contrapposto al larice del pavimento), un rigoroso controllo cromatico dei tessuti (solo qualche tocco di rosso per divani e tendaggi) e forme rigorosamente semplici ma molto tradizionali per mobili e decorazioni.

CENTRALITÀ DEL PROGETTO: CREARE UN OPEN SPACE MODERNISTA FODERANDOLO CON BOISERIE TRADIZIONALI.
INNOVAZIONE: USO NON CONVENZIONALE DELLO SPAZIO ALL’INTERNO DI UNA CULTURA DECISAMENTE ALPINA.
USO DEI MATERIALI: IL LEGNO GIOVANE USATO CON MOLTA UNIFORMITÀ PER FARLO RIENTRARE IN UN’ESTETICA MODERNISTA.
NUOVE TECNOLOGIE: LA STUFA-CAMINO, UN IBRIDO TRA DUE TECNOLOGIE.

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