Creatività e design “democratico”. Una sensazione di piacevole irrealtà avvolge chi entra in questa casa. Ambienti e funzioni sono infatti resi emotivi e surreali grazie a un uso intensivo del colore. Una storia fatta di colori dirompenti che si snoda, come un filo di Arianna lungo i percorsi di questa casa (ubicata in pieno centro a Brescia) e Testo di: Walter Pagliero Cosa m’importa a me se non son bella… – diceva una vecchia canzone degli anni ‘30 – io sposerò un pittore che mi dipingerà come una stella.” Così è avvenuto per questa casa: non aveva un giardino fiorito o alberi di magnolia davanti alle finestre, ma solo traffico caotico particolarmente nervoso all’ora di punta. Ma i padroni di casa sono due persone creative e hanno pensato che se la fiaba non arrivava dall’esterno, poteva sempre provenire dall’interno. Verde, viola, giallo, arancio. Una casa a “tinte forti”
Non in modo arbitrario bensì interpretando cromaticamente ogni spazio, seguendo le sue funzioni e le fantasie “L’ingresso è una rossa discesa nell’inferno”.
E il soggiorno, cuore di tutti i rapporti sociali? Qui, come oggi usano fare i grandi comunicatori, si sfiora la mistificazione e il melodramma. A Brescia ci sono spesso giornate grigie, in tutti i sensi, e allora tingiamolo di sole, di un giallo solare dirompente e incancellabile, testimonianza di un anelito alla positività e alla vita. Se il clima sta cambiando, con previsioni catastrofiche, è giusto testimoniare, con il manifesto della propria casa, che si è dalla parte del sole e della natura, senza compromessi. Una casa grigia e timida sarebbe una dichiarazione di incertezza e di rassegnazione; meglio essere espressivi utilizzando la metafora del colore. Ognuno qui è certo della propria identità e naturalmente anche ogni stanza ha una sua personalità. L’iniziale idea di vuoto e di pulizia grafica che gli architetti predicano, si è modificata anche nell’arredamento dove il tentativo è stato quello di accostare alcuni pezzi di design ad altri economici di grande produzione. La library è una notte stellata piena di magie.
Il pavimento è in parquet. I mobili restano per lo più
Uno sconvolgente contatto con Gaudì a Barcellona, li ha condizionati a costruirsi con le loro mani, durante i week-end piovosi, alcune bellissime mattonelle a mosaico nella zona librerie, aggiungendo stelle del tutto arbitrarie sul blu notte delle pareti. Anche gli oggetti acquistati durante i viaggi o regalati dagli amici sono stati inseriti disinvoltamente nel contesto, a patto che fossero molto colorati. C’è un detto ucraino che qui torna a fagiolo: “la persona intelligente può fare a meno dei mobili”. In realtà può fare a meno di tutto, tranne che del colore. (Libreria, Ikea; pavimento a mosaico
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