L’estetica contemporanea è impregnata di ricchezza di sensazioni e abbinamenti ecclettici di grande raffinatezza e charme. È il contesto ideale per le cornici di camino classiche, che accentuano l’attenzione proprio sulla loro caratteristica più saliente, la preziosità della cornice, celando la struttura della cappa nella muratura e ammettono al massimo la presenza di coprotagonisti come gli alari, di pregevole fattura.
New classic. Design contemporaneo, art decò, stile etnico e richiami classici si fondono in un erfetto equilibrio ottenuto grazie ad un gioco di continui rimandi tra un ambiente e l’altro. Dall’ingresso, una parete in cartongesso, nella quale sono state ricavate nicchie espositive scenograficamente illuminate con led di fibra ottica, accompagna l’ospite alla zona living. Il rigore del soggiorno dato dalle linee essenziali del divano, del pouf in pelle nera e del televisore a muro, è stemperato dal camino in pietra la cui cromia riprende il pavimento in travertino. Progetto: Mauro Gastreghini, architetto Arredamento: Roberta Tagliavini Foto: Athos LecceIl panoramico monoblocco 3D si sposa perfettamente con il rivestimento Texas modellato nel marmo bianco Limestone lucido e impreziosito da un’alzata in listelli di Quarzite gialla. (Palazzetti)
1. Con l’arrivo dell’inverno, il desiderio di coccolarsi e trascorrere le serate in casa nel più assoluto relax di fronte al camino diviene sempre più forte. Questi momenti diventano ancora più piacevoli con sedute soffici e confortevoli come l’accogliente divano Feeling con la struttura in legno e un’imbottitura con un’anima in poliuretano espanso ricoperta di misto piuma. Tra gli optional il rullo nel cuscino dello schienale che offre un appoggio completo della schiena. (Linea Italia)
2. Effetti di bicromia e tridimensionalità si sviluppano sulle superficidi un sistema modularedi rivestimenti in marmo.
La linea Fenice reinterpreta ornamenti dello stile veneziano. Declinazioni tono su tono o a contrasto. Design Raffaello Galiotto. (Decormarmi)
Ecomonoblocco: S 78 3D
rivestimento: Texax
prodotto da: Palazzetti, Porcia (PN)
alimentazione: legna potenza globale
(resa): kcal/h 15.000 17.6 kW
caratteristiche: la purezza estetica della raffinata struttura in vetro permette la visione della fiamma su tre lati.
La parete in Magnofix® accumula calore in grande quantità e ottimizza l’irraggiamento grazie al sistema della doppia combustione Palazzetti, che permette di aumentare il risparmio energetico limitando le emissioni. Le generose dimensioni lo rendono adatto anche alla cottura.Leardini Luperio
Camini e pietre d’arredamentoLo stile dell’abitare contemporaneo attinge la sua energia dalla pietra. Marmo, ardesia, granito, quarzite sono tutti materiali di intensa materialità e plasticità che vivono un nuovo splendore grazie all’innovazione tecnologica che ha permesso di contenere i costi e di automatizzare ogni tipo di lavorazione, comprese quelle artistiche ed estreme come
l’intarsio, il bassorilievo o il pizzo a 3D. Materiali solidi, scenografici, unici e preziosi per la loro straordinaria irregolarità oggi possono assumere qualsiasi forma e spessori talmente minimi da poter creare pavimenti e pareti trasparenti alla luce. Alla nuova libertà creativa si aggiungono le antiche caratteristiche intrinseche della pietra come la naturalezza, la durezza e l’elevata resistenza che lo rendono un materiale estremamente durevole che con una manutenzione davvero minima rimane sempre come nuovo. Per queste ottime proprietà estetiche, tecniche e funzionali è stato rivalutato da design e architetti di utto il mondo è entrato trionfante nel mondo della moda con gli stilisti come Armani, Pucci, Vuitton, Boss che ricercano, come un tessuto grezzo da confezionare, materiali lapidei a cui associare e veicolare la propria immagine nei negozi monomarca, le vetrine ufficiali della moda. L’uso del marmo ha un valore culturale e simbolico, ad esempio, pensiamo al prestigio che ancora oggi gode per il fascino del suo uso storico la pietra dei Faraoni: l’alabastro egiziano di Alabastron. Un fascino che ha contagiato anche il mondo dello spettacolo, ormai è leggenda l’ingresso da Antolini, una cava italiana, di Brad Pitt che di persona è andato a scegliere i marmi per arredare la sua casa francese.
Quale scegliere?
L’utilizzo di marmi e pietre nell’arredamento è una scelta sicura e affidabile motivata dai loro requisiti di inalterabilità nel tempo, semplicità di manutenzione e raffinata eleganza in qualsiasi stile. Conoscere le proprietà tecniche e funzionali dei materiali lapidei significa scegliere il prodotto più adatto per la realizzazione che si desidera, garantire la longevità dell’opera e utilizzare con razionalità di materiali naturali. Nell’arredamento contemporaneo la pietra trova la sua massima espressione nei pavimenti e nella realizzazione di pareti. Il trend punta sui colori panna, grigio e addirittura nero. Le pietre possono essere tagliate in lastre uniformi o, più frequentemente, in rettangoli di dimensioni differenti abbinati in modo da creare particolari effetti scenografici. Capolavori valorizzati con l’inserimento del camino che riesce sempre a dare un tocco di personalità a ogni ambiente. (R.GH)
1. Interpretazioni di design del marmo è il tema della della linea Rose che propone il disegno del fiore stilizzato in diverse declinazioni tono su tono o a contrasto con intarsi,
bassorilievi e graffiti. (Decormarmi)
2. Abili intagli sul marmo bianco Sivec danno forma al pattern Paisley. Dal flair orientale, questi riccioli creano un gioco di bassorilievi raffinata espressione del total white concept. Le richieste del cliente sono trasformate increazioni esclusive. (Citco)
3. Il camino ecologico Opti 800 green della nuova generazione di focolari Bodart & Gonay diminuisce notevolmente le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, con una percentuale ampiamente inferiore a quanto previsto dalle prossime norme europe senza ricorrere a catalizzatori o resistenze elettriche. La combustione totale garantisce un rendimento elevato, vetro pulito e un funzionamento ecologico. Capace di prendere direttamente dall’esterno l’aria di combustione rimane indipendente dai sistemi meccanici di circolazione dell’aria dell’ambiente e si integra nella casa passiva o a bassa energia. (Eidos)
4. Scala in Giallo d’Istria spazzolato con finitura abordo toro. (Margraf )
Quando si sceglie un materialie lapideo è consigliabile indicare ai fornitori la destinazione d’uso per verificare insieme a loro che il materiale sia idoneo all’applicazione e chiedere le modalità di posa perchè il buon risultato dell’opera dipende dall’efficace accoppiamento tra il materiale con il sistema e i prodotti di posa. Inoltre è meglio accertarsi che il posatore conosca bene il materiale e le sue peculiarità, specialmente quando si usano prodotti della tradizione locale.
Come avviene per altri materiali, la posa in opera di un pavimento in marmo è effettuata su uno strato cementizio predisposto o può essere direttamente incollato sul supporto. Indipendentemente dal tipo, il materiale lapideo è disponibilein lastre di vari spessori, forme (rettangolari, quadrate,a rombo, ecc.) e misure che consentono di personalizzare e caratterizzare le superfici e gli ambienti con diverse finiture e geometrie di posa.
Le finiture finali della superficie secondo le norme UNI EN possono essere:
a piano cava: superficie ruvida secondo il piano di scistosità naturale,
piano sega: superficie liscia risultante dal taglio della roccia,
levigata: liscia e uniforme con grana grossolana, media o fine
lucida: liscia a specchio,
satinata: liscia con effetto opaco
sabbiata: superficie liscia opaca trattata con grane finissime
fiammata: superficie ruvida ottenuta mediante trattamento termico
bocciardata: ruvida ottenuta con l’uso di bocciarla manuale o meccanica
martellinata: superficie ruvida e grossolana mediante martellina.
Il camino centrale interamente rivestito in quarzite contrasta con il contesto per la sua matericità essenziale e diventa il punto focale dello spazio attorno al quale si snodano gli ambienti adibiti a diverse funzioni. Il focolare da riscaldamento in ghisa e acciaio è completato dal portellone in vetroceramico scorrevole.
Fondamentale è l’uso del colore ottenuto valorizzando la naturale irregolarità della materiale lapideo che trasforma ‘l’oggetto-camino’ in un pezzo unico che conferisce all’ambiente fascino e originalità. (Föc Design)La lavorazione parte da blocchi, che tramite l’Arte dello scalpellino, pian piano comincia ad assumere la forma desiderata fino a diventare un’opera completa.
Sembra facile ma in realtà, i procedimenti sono molto lunghi e la realizzazione per esempio di un camino può richiedere anche settimane di lavoro.
A questo punto il lavoro può essere consegnato, salvo che non siano espressamente richiesti dal cliente alcuni trattamenti particolari per donare all’elemento naturale, effetti come l’anticatura, la levigatura, la fiammatura o la lucidatura. E qui dobbiamo scindere il marmo dalla pietra; infatti, il marmo colorato dopo la lavorazione, va lucidato con delle spugnette diamantate, per rendere più visibili le sfumature. Questi materiali, pur sembrando inattaccabili e indistruttibili, in realtà richiedono una giusta cura ed una costante manutenzione.
Personalmente non credo a coloro che affermano che ogni tipo di detergente possa servire, perché in realtà la natura corrosiva degli acidi che oggi è contenuta nei detersivi, è distruttiva per l’integrità dei nostri materiali lapidei.
È consigliabile detergere il marmo e la pietra utilizzando semplicemente acqua e alcool, ma ciò in alcuni casi non basta. La pietra (intesa come lapideo) è di natura ‘assorbente’, per la particolarità della sua composizione porosa, che permette ai corpi estranei di penetrarla e dunque macchiarla. Per soccombere a questo problema è bene fin dal montaggio del camino o quant’altro, passare sulla superficie, utilizzando una spugnetta, dei prodotti idroreppellenti o delle cere protettive, che formano su di
essa una patina che protegge le piccole forature dal deposito dei corpi estranei.
Questo trattamento andrebbe eseguito successivamente alla pulitura con acqua e alcool, in modo da non perdere il beneficio della cera e in maniera costante e ripetitiva nel tempo. Il rimedio è utilissimo contro la formazione d’unto, specialmente nei camini dove si è soliti cucinare, ma è eccellente anche contro la formazione d’altre macchie come quella generata dalla fuliggine o dalla cenere. In particolare la pietra può essere meravigliosamente pulita con un impasto di cemento bianco e acqua, passato sul piano con una spugnetta poco ruvida. (Mario Schieda)
Tratto da IL CAMINO 100 Dibaio
nella casa di città. Il fulcro del soggiorno è il camino la cui centralità è sottolineata con l’inserimento nella parete prospetticamente privilegiata all’interno della partitura delle finestre. Il rivestimento classico in travertino è inserito in un arredamento moderno ed essenziale sia nelle scelte cromatiche, sia nei materiali. Progetto: Olivia Mescalchi. Foto: Athos Lecce
stile country. In una casa del centro storico di Milano il grande ambiente giorno dai toni chiari e luminosi è caratterizzato da un camino in stile classico completamente incassato nella muratura, con cornice in marmo a filo parete. Art Director: M. L. Bonivento. Foto: Tiziano CanuLa purezza formale delle cornici per camino in stile classico valorizzano le policromie delle venature naturali del marmo e dialogano con la luce della fiamma dando vita a un scenografico gioco di riflessi che contribuisce a rendere caldo e accogliente l’ambiente domestico.
1-2. Due raffinate cornici di camino d’antiquariato restaurate. La prima è finemente realizzata in marmo bianco di Carrara con due eleganti colonne laterali datata fine 1700.
La seconda è in marmo di Carrara con conchiglia sulla trave . Provenienza Liguria. Epoca 1700. (Leardini Luperio)Il gusto del camino è dato dal senso di intimità e dal fuoco libero di agitarsi in un contorno formato da zoccolo, soglia, fianchi, copertina tutti in marmo pregiato nella sua insostituibile e sobria eleganza.
La parte più decorativa del camino è il contorno della bocca che può essere ricavato dal massello oppure ricorrendo ad alcuni espedienti di accoppiamento di piccole cornici su lastre. Qualunque sia la versione scelta il movimento dei piani levigati o a spacco, scanalati o scolpiti, determina zone di luce e di ombra nella massa compatta che circonda la mobile fiamma. A questo si aggiunge l’infinita possibilità di scelta dei marmi, di pietre e di graniti in una tavolozza di toni e di colori degna del più grande artista: scelta che si può facilmente adattare ai gusti personali.
Come riconoscere lo stile
Reggenza
L’impianto rigido e severo è movimentato dal ‘mouvement d’accolade’ del montante.
Luigi XIV
Camino di un salone del Palazzo di Versailles caratterizzato dalle proporzioni monumentali (largh. 1.80 m) e severità delle linee.
I camini tendono ad allegerirsi sempre di più, con i montanti dritti e spesso scanditi verticalmente per mezzo di scanalature parallele.
I profili tornano a essere rigorosamente rettilinei e simmetrici secondo i nuovi dettami del gusto neoclassico.
Verso la metà del periodo Luigi XV sotto l’influenza italiana prende piede l’uso di composizioni in marmi policromi che fanno risaltare le specchiature dell’architrave e dei montanti.
L’apertura del fuoco subisce un sostanziale ridimensionamento per adattarsi ai più piccoli appartamenti della borghesia.
tratto da: IL CAMINO 98 DI BAIO