Post Modern

La nascita negli anni Ottanta di questo movimento architettonico-decorativo (ma pure concettuale) ha segnato decisamente anche il modo di progettare gli ambienti interni: il recupero della lezione del passato e della decorazione (prima vista come peccato ‘mortale’), della libera composizione delle forme e dell’uso spregiudicato del colore hanno cambiato il panorama domestico; naturalmente anche il camino ne ha subito l’influenza, acquistando nuove forme e colori, in una libertà espressiva più efficace.

Il Movimento

La nascita del movimento Post Modern in architettura si può senza dubbio far risalire all’inizio degli anni Ottanta, quando Philip Johnson, già allievo e collaboratore del grande architetto razionalista Mies van der Rohe, decise di rompere con gli schemi, ormai troppo usati e abusati, del Movimento Moderno per recuperare in chiave formalistico-decorativa gli elementi compositivi classici (archi, colonne, contrafforti, etc) pur applicando la tecnologia costruttiva più aggiornata e rigorosa; opera esemplificativa è il grattacielo della AT&T di New York, in cui a una struttura molto lineare di acciaio e cristallo si sovrappone un timpano triangolare, mutuato da quello dei templi greci, a cui però si pratica un “taglio” circolare in corrispondenza del vertice, creando così un’espressione del tutto nuova.

1. La composizione formale di questo camino è abbastanza classica, ma la decorazione inserita
di riquadri e fasce di granito grigio la trasforma in un’inedita opera d’arte che sublima gli stilemi dell’Art Déco in
un concetto totalmente nuovo. Architetto Daniela Puppa
2. Elogio della semplicità in questo camino inserito in una parete interamente di mattoni a vista: due spallette a “L” di pietra, montate una all’inverso dell’altra, circondano un passepartout di marmo bianco che sottolinea il fuoco.
Architetto Fabrizio Smania

3. Disegno molto semplice per questo camino con interno in mattoni refrattari: la candida cornice di muratura, che riprende la classica forma di una casetta tradizionale, viene valorizzata dall’oblò circolare in bassorilievo al centro.
Architetto Massimo Martelli
4. Una riedizione già entrata nella storia del design del fuoco, il camino Estia Futura disegnato da Matteo Thun per Edilkamin, realizzato in metallo verniciato con la faccia superiore della mensola in vetro sabbiato semitrasparente, illuminato da luce incassata.

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