Dottor Paolo Pastorino, può parlarci delle innovazioni tecnologiche e degli aspetti legati al risparmio energetico nei prodotti Deltacalor?
L’innovazione tecnologica è presente sia nei nostri radiatori idraulici, sia in quelli elettrici. Per i radiatori idraulici abbiamo sviluppato la tecnologia heat pipe, (foto 6): l’acqua non circola più in tutti gli elementi del radiatore, ma solo nel collettore e gli elementi dove si mettono le salviette sono tubi sottovuoto superconduttori che trasmettono il calore in modo uniforme. Il risparmio energetico è dato dal fatto che, a parità di superficie di scambio, l’acqua che circola nel radiatore è circa un quarto e la caldaia dovrà stare accesa per meno tempo, con un risparmio energetico del 15-16% circa rispetto a un radiatore tradizionale idraulico di pari dimensione e di pari finitura. I prodotti basculanti come Stendy, (foto 1) e Dinamic, (foto 2), sono orientati al risparmio energetico in quanto lo scaldasalviette aperto diventa uno stendi asciuga biancheria che sfrutta il riscaldamento dell’impianto domestico, mentre i radiatori elettrici, come Evo, (foto 3), hanno un’elettronica interna, forme e criteri di assemblaggio che consentono una minimizzazione degli sprechi d’energia.
Evo, infatti, permette un risparmio energetico del 15% circa rispetto a un radiatore elettrico tradizionale di pari potenza programmato in modo convenzionale. Oggi le tecnologie di riscaldamento più sostenibili sono le pompe di calore, magari collegate a una sonda geotermica, ma se la casa viene costruita bene dal punto di vista dell’involucro, con un efficace isolamento e ben coibentata, il grosso investimento per la pompa di calore con sonda geotermica potrebbe non essere necessario.
Infatti, la pompa di calore è sicuramente più efficiente dal punto di vista energetico, ma, essendo ben coibentata la casa, i fabbisogni energetici sono minimi, pertanto il risparmio sui consumi potrebbe essere limitato rispetto ad una tecnologia a radiatori elettrici in cui l’investimento in termini di impianto è invece sensibilmente inferiore. Il radiatore elettrico in più non è rumoroso, è facile da installare ed è ecosostenibile nel luogo di utilizzazione. Le emissioni saranno create dalle centrali elettriche, dove però i sistemi di controllo sono molto più elevati di quelli casalinghi. Inoltre, i radiatori elettrici sono estremamente sicuri perché non prevedono l’uso del gas, evitando così il rischio di esplosioni e, in un’ottica di risparmio energetico, l’acqua calda può essere ottenuta per mezzo di efficienti ed innovativi boiler a pompa di calore.Qual è la funzione svolta da Peltech all’interno di Deltacalor?
Peltech è una società che fa capo al gruppo familiare, specializzata in ricerca e sviluppo, nata per la ricerca di nuovi sistemi di climatizzazione, termoregolazione, basati sulla termoelettricità. Peltech è nostro partner per molti brevetti, come i controlli elettronici col detettore di presenza all’interno di Evo, la realizzazione di scaldasalviette con la tecnologia heat pipe, il brevetto e lo sviluppo del giunto idraulico a tenuta per Stendy, Dinamic o Towel box.
Tutti i nostri prodotti sono Made in Italy e sono brevettati in tutta Europa.
Può descriverci i vostri radiatori più conosciuti?
Deltacalor ha diviso il proprio catalogo in tre parti, una si chiama Warm e comprende i prodotti più tradizionali; la linea Hit raggruppa i radiatori con un elevato contenuto di design, di cui Bambù, (foto 6), è il nostro oggetto più bello: è stato progettato dal Prof. Arch. Arturo Dell’Acqua Bellavitis ed è stato esposto al Museum of Arts and Design di New York. L’acqua scorre solo nella base e i tubi trasmettono il calore. Il modello più grande ha una resa termica di 1600 Watt. La sezione Ideas, per la quale Deltacalor è conosciuta nel mondo dei radiatori e sul mercato, ha come aspetto principale l’innovazione tecnologica o funzionale e comprende tra gli altri Dinamic, (foto 2), uno scaldasalviette economico con un pannellino in alto che si apre, dove passa l’acqua, che diventa un piccolo stendino asciuga biancheria, e Towel box, (foto 5), firmato dal designer Peter Jamieson, che sfrutta lo stesso concetto, però con un aspetto e un design particolare. Il modello più importante però è Stendy, (foto 1), dove si aprono anche gli altri pannelli e diventa un vero e proprio stendi asciuga biancheria.
Stendy asciuga molto meglio i panni, perché aprendosi completamente, si genera un vera e propria colonna d’aria calda dal basso verso l’alto. Ideas annovera inoltre i modelli System, con la tecnologia heat pipe disegnati da Dell’Acqua Bellavitis e gli specchi radianti Image, (foto 4), di vetro elettrificato, che irradiano e scaldano: il vantaggio è che, scaldandosi, non si appannano e quando si esce dalla doccia sono subito fruibili.
Quali sono le caratteristiche principali del radiatore Evo?
Evo, (foto 3), per noi è il futuro. È il primo vero passo verso un prodotto elettrico di design, a costi contenuti, con un’innovazione tecnologica orientata alla minimizzazione degli sprechi d’energia, grazie alla sua forma e struttura, (studiate per massimizzare la convezione naturale e uniformare al massimo la temperatura superficiale) e soprattutto grazie all’elettronica “intelligente” di cui è equipaggiato. In particolare, all’interno c’è una pietra ollare/ steatite, a diretto contatto con un dissipatore che aumenta la superficie di scambio ed incanala a effetto camino l’aria, accelerata anche dalla forma superficiale del radiatore. Dopo dieci minuti il prodotto è già efficace senza nessun rumore, perché non c’è nessuna parte meccanica in movimento: si tratta di moto convettivo naturale. La vita media del prodotto è così molto più lunga, ci sono meno costi di manutenzione ed il suo programmatore cronotermostato settimanale ci consente di avere una rilevazione di temperatura puntuale negli ambienti in cui è installato. Inoltre, Evo è un oggetto intelligente: è dotato di un detettore di presenza in grado di captare i movimenti nell’ambiente, modulando la temperatura in modo indipendente dalla programmazione settimanale in funzione del rilevamento o meno di persone all’interno della stanza, garantendo così il funzionamento dell’oggetto solo se strettamente necessario, con una riduzione degli sprechi di energia e un risparmio nei consumi.
La programmazione del radiatore è tale che quanto più è ampio il tempo in cui non vengono rilevate presenze nell’ambiente, tanto più è basso l’assorbimento di corrente, sino al limite della funzione antigelo.
Molto utile è anche il commutatore telefonico eventualmente aggiuntivo grazie al quale si può attivare il sistema di riscaldamento via telefono o da remoto grazie alla tecnologia cpl, (onde convogliate), che interfaccia tutti questi accessori con i radiatori senza dover ricorrere a cablaggi supplementari, semplicemente sfruttando i cavi dell’impianto elettrico esistente.