Se si è alla prima esperienza nel ristrutturare un rustico, ci si può sentire come Alice nel Paese delle meraviglie: tutto è bello e tutto è magico, come in un nuovo mondo. Due sono le strade tradizionali per appropriarsi del verde: la creazione di percorsi scenografici, o semplicemente gradevoli, e la realizzazione di spazi intermedi ben protetti tra l’interno e l’esterno. La natura collinare è una dispensatrice continua di possibili sentieri, scorci, piazzole per la sosta, punti di vista panoramici. La fantasia di chi ha lungamente accarezzato il sogno di “vivere nella natura” è altrettanto fertile: immaginerà tragitti panoramici, piani per la sosta, scalinate, ma anche pensiline, loggiati, berceaux, gazebi e piccole costruzioni aperte dove ripararsi dai venti e dalle piogge pur rimanendo psicologicamente all’aperto. Questo verde “addomesticato” da tali interventi si contrappone a quello meno praticabile del bosco e del sottobosco “selvatico”: sono i due poli dialettici tra cui si organizza solitamente il verde intorno al rustico. Molto importante è il dosaggio di questi due ingredienti: dare troppo
Un esempio della fantasia di chi vuol rendere più personale un rustico: per pranzare senza sorprese all’aperto una specie di gazebo rettangolare che si apre o si chiude facendo scorrere dei pannelli con intarsi di vetri colorati. There are two traditional ways to adapt the greenery: to create scenic routes or simply pleasant, to create intermediate spaces that are well protected by the interior and the exterior. The hilly nature is a continuous dispensary for possible paths, shortcuts, emplacements to rest, and panoramic viewpoints. For someone that has hung onto a dream to “live in nature” it is even more fertile: imagine panoramic trips, resting places, steps and even platforms, galleries, rocking chairs, gazebos that are small open constructions, where you can shelter from winds and rain that is psychological as if remaining outside. This “tamed” greenery gives such interventions opposite to those less feasible than the “wild” bushes and undergrowth: there are two poly dialectic in which normal rustic style plants are organizes inside. The dosage of these ingredients are very important: to leave too much space for the first one means that its unnatural and too much nature inclines that the second will be difficult to have a relaxed contact with the plans and flowers. A garden that is too constructed makes you feel as if you are still in the city resulting as extraneous.
Uno degli spazi più belli che si possano avere in campagna sono quelli protetti da una larga falda del tetto dove la luce arriva solo filtrata dal verde, in un’atmosfera sospesa e un po’ irreale.
IL TETTO VENTILATO Per eliminare inconvenienti dovuti alla scarsa ventilazione sottocopertura e creare ambienti di sottotetto confortevoli,
Un godibilissimo loggiato contadino con forno a legna per il pane, oggi utilizzato anche per la pizza egli arrosti. L’arredamento inserito dopo il restauro conservativo si basa su mob
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