DESIGN, TECNOLOGIA E NUOVI MATERIALI Una rivoluzione creativa che imprime una nuova identità ai corpi radianti trasformandoli in elementi d’arredo significativi. Il classico termosifone lascia il passo a strutture artistiche che contribuiscono a valorizzare ambienti domestici sempre più dinamici e personalizzati. A new era of creativity gives radiators a facelift, turning them into fully-fledged furnishing elements. Nati in origine per il solo scopo di riscaldare gli ambienti, nel corso degli anni diventano dei veri e propri elementi d’arredo con una valenza estetica oltre a quella funzionale. Se dal punto di vista tecnologico il termosifone non ha subito particolari cambiamenti, dal punto di vista materico, accanto alla tradizionale ghisa, si affiancano nuovi metalli come l’acciaio e l’alluminio, che hanno la particolarità di essere più leggeri, più ecologici e malleabili e di conseguenza maggiormente “plasmabili” permettendo di dar vita ad un nuovo concetto di calorifero. Come un complemento d’arredo, oggi il radiatore deve essere progettato per essere inserito all’interno di un’architettura che lo rispecchi, dove la finitura, la qualità dei dettagli e l’aspetto estetico sono prevalenti rispetto ad altri valori tradizionali.
Nelle immagini, sopra e a destra, il primo elemento scaldante modulare e flessibile, si chiama Domino; disposto Pictured above and right, Domino, the first modular and flexible heating element; placed horizontally, it can act as a heater shelf; designed by Matteo Thun for Tubor. Originally designed with the sole purpose of heating rooms, over the years radiators have turned into attractive furnishing elements. Technologically speaking, radiators have not changed much. The materials they are made of, alongside traditional cast iron, now include new metals such as steel and aluminium: these are lighter, more eco-friendly, and more easily moulded, thus giving rise to a new generation of radiators. Just like a furnishing element, a radiator today requires a design that complements its setting, with a finish, quality of detail, and aesthetic appeal that prevails over traditional values.
Nelle immagini, in alto a sinistra, mod. Flower Power, (Ridea). Sopra, mod. Lamath, (Brem). In alto, a destra, mod. Zana Libra, (Thermic). Above left pictures, Flower Power, (Ridea). Un oggetto, insomma, pensato non per essere coperto ma che risponda in pieno alla qualità architettonica dello spazio che lo accoglie. Questi “termoarredi” possono essere realizzati in materiali classici, come alluminio verniciato e acciaio inox, lucido o satinato, ma anche in materiali innovativi come acciaio al carbonio, materiale ceramico, titanio e addirittura in una particolare finitura dall’effetto simile alla pelle, e possono assumere le forme più disparate: sottili pannelli argentati o zebrati, tubolari cromati artisticamente curvati, rotondi e decorati e addirittura forme simili al metallo fuso o acciaio allo stato organico e liquido. Si tratta di radiatori all’avanguradia frutto di una ricerca sui materiali, sulle lavorazioni e performance, in grado di assecondare il gusto di tutti mantenendo però prestazioni termiche altissime.
Nelle immagini, in alto a sinistra, mod. Slalom, (Brandoni). Above left pictures, Slalom, (Brandoni). In short, the radiator is an object designed to be seen, which fully responds to the quality of the architecture of the space that contains it.
In alto, a destra e a lato, mod. Arabesque disegnato dal desinger Ron Arad e mod. 26" di Jacco Bregonje e Carlo Magnoli, (Tubor). Pictured above, Harem, (D.A.S.). Above right and right, Arabesque, Ron Arad design and 26" by Jacco Bregonje and Carlo Magnoli, (Tubor). Remaining pictures, Silver and Silver Zebra, (Ridea).
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