IMMERSA NEL VERDE, LA CASA È UN RECUPERO SAPIENTE ED ELEGANTE IN CUI, ANCHE DOPO L’INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE, SI SONO MANTENUTE LE CARATTERISTICHE ORIGINARIE DI RIGORE E SEMPLICITÀ TIPICHE DELLE COSTRUZIONI RURALI SICILIANE
Il fabbricato oggetto di ristrutturazione è una casa di tipo rurale d’antica costruzione, sito nella contrada “Ballata”nel comune di Erice (TP), sorge su un promontorio con vista sulla campagna e da dove si scorge nelle giornate limpide anche il mare e lo Stagnone di Marsala. Prima dell’intervento, vi erano due unità immobiliari non comunicanti fra loro con struttura portante in muratura di conci di tufo e muratura in pietra, le coperture erano costituite da tetti a falde inclinate con travi e listelli di legno e coppi siciliani alla maniera tradizionale. Lo stato del manufatto era fatiscente in ogni sua parte (sia all’interno che all’esterno) e quindi risultava non abitabile. Con l’intervento di ristrutturazione si sono realizzate opere di consolidamento strutturale e di riorganizzazione distributiva dell’impianto architettonico della casa, attraverso l’accorpamento-fusione delle due unità.
Particolari sono i provvedimenti tecnici di intervento migliorativi delle strutture portanti, scaturiti da un’analisi globale su tutto l’organismo edilizio finalizzato al rafforzamento dello stesso. Le coperture a falda sono state rifatte, le travi di legno sono state lasciate nel sistema originario operando il risanamento statico attraverso la messa in opera di cappa in calcestruzzo armato; ciò si è potuto ottenere dopo la preventiva pulitura delle strutture lignee dalla pavimentazione e dal sottofondo esistente e dopo l’opportuno controllo, per la sostituzione degli elementi lignei deteriorati e il loro trattamento con prodotti fungicidi e tarmicidi. Inoltre, oltre a consolidare le strutture portanti con i suddetti interventi, si è provveduto a migliorare la funzionalità dell’abitazione con una migliore distribuzione spaziale interna e l’utilizzo dello spazio all’esterno attraverso la sistemazione dei luoghi attorno alla casa.
PRIMA E DOPO Sopra è illustrata la pianta della costruzione, composta di due distinti edifici, prima dell’intervento dell’architetto, e fianco la pianta a opere realizzate: solo il forno antico è rimasto uguale, mentre dal locale di sgombero è stato fatto un bagno, dall’unione dei due corpi la zona pranzo soggiorno, dal soggiorno la cucina e dalla cucina una camera.
LA GRAFICA DEL PROGETTO Nelle immagini sopra vediamo prospetti e sezioni longitudinali e trasversali dello stato di fatto, mentre nella colonna di destra analoghe rappresentazioni grafiche a progetto eseguito.
|
Francesco Tranchida si laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Palermo nel 1990, dal 1996 al 2003 è membro della Commissione Edilizia nel Comune di Paceco (TP), delegato dall’ Ordine degli Architetti di Trapani, e dal 2003 a marzo 2006 ricopre la carica di Assessore all’Urbanistica, Territorio ed Ambiente del medesimo Comune, per cui svolge anche il ruolo di Presidente della Commissione di Valutazione per Concorso di Idee “Parco suburbano Invaso Baiata”; dal 2001 è Consigliere all’Ordine degli Architetti di Trapani; partecipa nel 2005 al metaprogetto di ristrutturazione ed ampliamento del porto di Trapani. La sua attività professionale annovera numerosi esempi di restauro e ristrutturazione di edifici, rurali o urbani, residenziali o commerciali, nonché progettazioni di nuove costruzioni, residenziali o commerciali, e progetti di riqualificazione urbana. |
|
Il fabbricato è composto da una cucina, una stanza da pranzo, un soggiorno, una camera, un locale di sgombero con annessa legnaia, un bagno e un locale forno. I vecchi intonaci interni sono stati scrostati e rifatti nel tipo comune con finitura al civile, quelli esterni sono stati rifatti con rivestimento del tipo Li Vigni colorato per le parti di muratura in conci di tufo e con pietra a faccia vista per le parti di muratura in pietra. Tutte le pavimentazioni interne sono state rifatte nel sistema tradizionale in cemento lisciato a facciavista con l’inserimento a coriandolo delle vecchie pavimentazioni in cemento decorato. Particolare cura è stata data alla sistemazione dell’esterno; il lotto è delimitato da un muro di recinzione su fronte strada costruito con conci di tufo di riuso provenienti dalle cave di Favignana e da quelle di Paceco ormai estinte; varcando il cancello d’ingresso si ha la sensazione di entrare in un’oasi immersa nella natura che invita ad abbandonarsi alla tranquillità e al relax.
DENTRO E FUORI Nella pagina accanto da sinistra l’ingresso alla casa, il nuovo cortile interno e il pergolato esterno. In questa pagina vediamo sopra un angolo della casa attorno alla piscina, una raccolta aiuola (sotto) e lo spazio verde verso la piscina.
Il fabbricato si apre sulla campagna con la piscina simile ad una “gebbia” immersa nel verde e i viali e le aree libere antistanti sono pavimentati con basole di cava al naturale e cotto siciliano. Durante la bella stagione, gli ospiti possono passeggiare nel giardino caratterizzato da una folta vegetazione mediterranea. L’immobile, per le sue particolari caratteristiche, è diventato dimora perfetta per essere affittata settimanalmente o periodi più lunghi a turisti stranieri e in particolar modo inglesi, affascinati dalla particolarità degli interni e dal luogo con caratteristiche tipiche della campagna siciliana con palme, fichi d’india e alberi di ulivo (si trova sul sito internet: www.thinksicily.com). Immersa nel verde, la casa è un recupero sapiente ed elegante dove, anche dopo l’intervento di ristrutturazione, si sono mantenute le caratteristiche originarie di rigore e semplicità tipiche delle costruzioni rurali.
|