Su pochi metri quadri vi è uno sviluppo verticale che mette in rapporto tra loro tutte le funzioni
È un open space in provincia di Modena, ricavato da una vecchia casa tradizionale con tetto a due falde, pensato per una coppia giovane.
Al primo colpo d’occhio l’insieme risulta disinvolto, pieno di sorprese e piacevole da abitare, con protagonista la scala, ricca di riflessi come un cristallo Swarovski.
Sulla genesi del progetto l’interior designer Paolo Bergonzini si è così espresso: “I committenti di questa ristrutturazione sono una giovane coppia che tiene molto alla casa e aveva parecchie idee da propormi sia in fase di progetto che di realizzazione.
La zona giorno è suddivisa nelle diverse aree funzionali. Protagonista nell’ingresso la scala in vetro.
Parquet in wengé naturale fiammato per tutta la casa, Bruno; tavolo con piano in cristallo, Porro; sedie, Tacchini.La struttura di partenza era una vecchia costruzione con tetto a falde che volevano trasformare in un open space con continuità visiva tra le zone funzionali. Si è iniziato demolendo l’originario solaio del sottotetto per sostituirlo con un soppalco a vista per la zona notte chiuso da un cristallo per metà sabbiato.
I committenti avevano chiesto fin dall’inizio di avere molti colori; il mio compito è stato quello di accostarli nel modo migliore: si passa dal rosso all’arancio e al giallo. Questi colori sono contenuti tra un pavimento in wengè scuro e un soffitto in legno dello stesso tono, smorzati da pareti neutre color sabbia.
Vi è una domotica di base che gestisce sia l’aspetto illuminotecnico che quello sonoro (home theatre, hi – fi). Per la luce artificiale ho seguito due criteri, quello funzionale e quello scenografico; di conseguenza i corpi luminosi, a parte i cavi di Ingo Maurer, sono sempre nascosti per ottenere una luce d’effetto indiretta. Per la luce solare ho in parte usato tende colorate.
Nasce nel 1963 a Modena, studia architettura a Firenze. Inizia nel 1986 un percorso professionale di progettazione e interior design.Calore da intenditore
Ravelli