Suggestioni mediterranee ai confini del Salento


Un magico rifugio, memoria di un passato contadino

A pochi minuti dal chiasso turistico di Santa Maria di Leuca un’oasi a picco sul mare.

Ahaven of peace high up above the sea just a few minutes away from the tourist hubbub of Santa Maria di Leuca.

Progetto: arredo interno e giardino di Giorgio Marocco
Servizio di: Luisa Carrara.
Foto di: Athos Lecce
Testo: arch. Antonella Tundo

Dalla terrazza si domina l’incontro dei due mari, lo Ionio e l’Adriatico, in questo lembo estremo della penisola salentina. Il luogo parla da solo: intorno ci sono il mare e la macchia mediterranea con i suoi soliti abitatori, cicale,
grilli; la luce è immensa, abbagliante. La forma della villa è un continuo modellarsi di chiari e di scuri, una curva che dall’architettura si confonde nel blu del cielo. È questa la dimora estiva del dott. Giorgio Marocco e di sua moglie Valentina che hanno curato ogni minimo dettaglio della villa e degli adiacenti trulli, autonomi ed immersi nel silenzio e nel verde, paiare molto antiche, sapientemente restaurate nei primi anni Ottanta.
La vista, l’architettura, lo spazio, i materiali semplici e poveri, il giardino curato in tutti i suoi piccoli dettagli dall’amore e dedizione del proprietario: tutto è speciale in questa villa.

Sospesa tra cielo e mare questa villa ha la magia ed il sapore del Mediterraneo in sé,
un continuo richiamo tra chiari e scuri, tra morbidezza e spigolosità

The terrace overlooks the point of contact between the Ionian and Adriatic seas at the furthermost part of the
peninsular of Salento. The place speaks for itself. All around there is the sea and the Mediterranean scrub with its resident cicadas and crickets; it is bathed in dazzling light. The architecture of the house plays with light and dark effects, its curved shape blending in with the blue of the sky. This is the residence of Giorgio Marocco and his wife Valentina. They have taken care of every single detail of this and the adjoining trulli that stand immersed in the green surrounded by silence; these very old Apulian stone dwellings were expertly restored in the early 1980s.
Everything about this house, from the view, architecture, space, simple materials, and a garden painstakingly looked
after by the landlord, is special.

Fare colazione, leggere, qualsiasi cosa diviene magica avendo incorniciato davanti a sé
questo spettacolo della natura quotidiano e coinvolgente

L’essenzialità dello spazio e delle linee è forte, la forma sinuosa dell’architettura ben si sposa con la durezza della pietra locale. Fuori, il bianco assoluto della pietra ed il rispetto per un modus costruendi che affonda le sue origini in un passato atavico e contadino, una sequenza di spazi bianchi, dall’intonaco al pavimento, tutto è invaso dalla luce, ma arricchito dall’uso del colore impresso negli arredi essenziali scelti con cura e molto spesso ideati dai proprietari, gli accessori, di un turchese sorprendentemente simile al colore del mare incorniciato dalle grandi finestre, provengono da sapienti artigiani sardi. L’arredo morbido e circolare enfatizza ancora di più la sinuosità delle linee di questa villa che ben si sposano, contrastandole, con la durezza della roccia circostante. Ogni angolo della casa offre lo spunto per
creare piccole zone di osservazione ed è per questo che l’arredo sobrio ha un effetto calamita, creando delle zone privilegiate in cui rilassarsi godendosi il magnifico panorama.

There is an evident no-frills use of space and lines, and the curvilinear architecture fits in perfectly with the hard local stone. On the outside, white stone is used, and there is a respect for a method of construction the origins of
which lie in an atavistic and peasant past. A series of white spaces, from the plaster to the floor, is completely bathed in light, yet it is embellished by the use of colour in the simple furniture carefully chosen, and often designed, by the owners; the accessories, in a turquoise surprisingly similar to the colour of the sea, framed by the large windows, are made by the able hands of Sardinian craftsmen.
The pleasant circular furniture emphasises even more the sinuous nature of the lines of this house, which contrasts beautifully with the hard surrounding rock.
Every corner of the house is a small observation point, which is why the simple furniture has a magnetic effect, creating privileged zones in which to relax and take in the magnificent panorama.

I MURI A SECCO
Nel Salento, terra priva di acqua, è stata sempre
una necessità costruire a secco quanto più possibile.
Assoggettare la terra qui ha comportato da sempre una dura fatica per i contadini che per bonificarla hanno dovuto rompere la roccia affiorante e con i sassi ottenuti da questa operazione hanno costruito muretti e trulli per il loro riposo e per riporre gli attrezzi.
Queste costruzioni sono vere e proprie opere d’arte, piccoli gioielli di cui è cosparsa la penisola salentina, frutto di un’arte a dir poco stereometrica che si tramanda, ormai sempre di meno, da padre in figlio.

La tecnica costruttiva è relativamente semplice: individuato il banco di roccia (generalmente presente sotto pochi centimetri di suolo fertile), si costruisce
la base, composta da due file parallele di pietre grosse sulle quali si appoggeranno le altre, cercando di giustapporre le facce in modo da lasciare il minor
spazio vuoto tra l’una e l’altra; gli interstizi vengono poi riempiti da materiale più fine. Raggiunta l’altezza desiderata, la copertura è generalmente effettuata
con lastre di pietre poste di taglio. Infine si chiudono le eventuali fessure delle facciate inserendovi a forza schegge e scaglie di pietra.

Sulle terrazze della villa e dei trulli si è completamente immersi
nel verde e nel blu, lontano dal mondo, in completo relax

L’antico modo di costruire dei contadini salentini per i propri rustici rifugi qui si trasforma, si rigenera, cambiando la sua funzione, ma non la sua estetica e la sua suggestione, se pur rivisitata.
La pietra che riveste la struttura e che le fa da pelle crea una forte congiunzione con tutta la natura circostante, con le rocce del dirupo sottostante, evitando cesure. Le grandi finestre interrompono la serialità del rivestimento, creando
degli episodi nella struttura. La grande terrazza che si apre tra la casa ed il mare è realmente una piattaforma sospesa nel blu, quasi senza tempo e la mancanza di ringhiere rende ancora più forte questa suggestione.

The old peasant way of building rustic shelters in Salento has here been transformed, in that its function has changed, only without changing its aesthetic appeal and beauty, although this too has been revisited. The stone used to cover the building, acting as a skin, creates a strong bond with the surrounding nature and with the rocks of the precipice below, thus avoiding interruptions. The large windows interrupt the seriality of the covering, creating points of interest in the structure. The large terrace that looks over the sea is actually a platform suspended in the blue. It has a timeless feel about it, an effect that is emphasised by the lack of any railing.

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