The brothers

Progetto di: Progettospore architecture, di Andrea Carloni e Simone Pratesi architetti

L’idea base nella progettazione di questo armadio è nata dal desiderio di trasformare un oggetto d’arredo con chiari
aspetti funzionali in un corpo illuminante. Per fare questo siamo partiti da un cubo che svuotato è diventato un contenitore di luce. Una volta ottenuta una massa illuminante ci piaceva farla dialogare con delle ombre e colori,
quindi abbiamo pensato di collocare sopra i vetri, sia all’esterno che all’interno, un decoro tridimensionale in
plexiglass rosso.

Il progetto è nato in seguito alla
partecipazione al concorso
internazionale:

MADE IN TUSCANY
CONCORSO DI FURNITURE DESIGN EDIZIONE 2005

ricevendo il Premio Giuria con la seguente motivazione:
l’idea di trasformare l’armadio in un oggetto illuminante,
leggero e possibile di essere supporto grafico – artistico.

Per generare il decoro volevamo un motivo floreale che però fosse guidato nelle forme dalla geometria. Per disegnare il decoro, una volta stabilite le linee guida, siamo partiti da una superficie piana che, fortemente deformata attraverso una rotazione inversa di uno rispetto all’altro dei suoi estremi, si è trasformata in un volume tridimensionale. Ottenuto questa specie di involucro lo abbiamo immerso nella sottile superficie luminosa che come una lama di non materia lo ha diviso in due: il fronte ed il retro del vetro.

In Edicola

PROGETTOSPORE ARCHITECTURE
È uno studio d’architettura che inizia a lavorare verso la fine del 2002 e raggiunge l’attuale configurazione nel gennaio 2004 quando diventa uno studio associato. Il gruppo (costituito dagli architetti Andrea Carlone e Simone Pratesi n.d.r.) ha una sede fisica a Pistoia ma non è assolutamente legato al luogo di origine perché questo spazio è stato destinato fondamentalmente all’installazione di un server dove è contenuta la “massa” modificabile, continuamente accessibile agli utenti. Sfruttando la rete lo studio si è dilatato o meglio smaterializzato, permettendoci di lavorare da qualsiasi luogo si desideri. I clienti e tutti coloro che lavorano ad un progetto hanno ciascuno la possibilità di accedere al materiale che gli compete baipassando i membri dello studio e creare così una loro matrice di lavoro informatica.

L’ultima fase è stata quella di disegnarvi sopra il motivo floreale per poi eliminare le parti di superficie considerate vuote. Alla fine abbiamo ottenuto un motivo floreale sviluppato nello spazio tridimensionale che, in funzione della luce immessa nel cubo di luce, amplifica e sfuma in ogni punto i propri colori.

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