Un rustico recuperato nella zona di Courmayeur. Un semplice fienile costruito per le necessità agricole trasformato in un’abitazione “open space” su vari livelli. A simple hayloft built for farming needs has been transformed into an open-space home on various levels Progetto dell’architetto Andrea Vecchi Una semplice casa alpina, costruita con pietra e legni locali, mediante pochissimi interventi è diventata un’elegante seconda casa per rilassarsi e godere la montagna nei week-end e nei periodi di vacanza. Ma attenzione: il concetto di eleganza non è legato alla “griffe” dell’architetto, non è quello ricco o addirittura opulento delle case cortinesi, ma è da collegare allo spirito giansenista dei torinesi doc, che non ritengono chic coprire e dimenticare le ristrettezze della casa contadina, ma preferiscono viverci dentro con un minimo di comfort (se è poco visibile) aggiungendo solo qualche mobile di famiglia dal sapore gozzaniano. Questo è quello che deve apparire, il costo per ottenerlo conta poco.
Gli interventi sulla parte lignea sono stati molti e radicali (come la costruzione dell’abbaino) ma, come si dice nei romanzi gialli, il delitto è perfetto e non rimangono tracce o cicatrici. Questo è potuto avvenire grazie all’impiego sistematico di legno di recupero, dopo averlo ripulito e reso omogeneo a quello preesistente. I mobili sono quelli di famiglia, provenienti da situazioni diverse da quella contadina, che danno un segno forte di appartenenza culturale. L’ambiente più spettacolare è quello a doppia altezza del soggiorno, che gode di una grande vetrata che sostituisce la precedente oscura parete.
Due divani messi ad angolo, uno rosso violetto e l’altro bianco con disegni etnici, conchiudono piacevolmente lo spazio del camino. Un camino tutt’altro che appariscente, anzi un semplice buco nel muro sormontato da un travone ritrovato in sito. Sotto la bocca vi è una bassa tavola di pietra grezza, ed è lì che si organizza il fuoco, forse come nelle capanne dei primi homo sapiens. E la passione per la caccia dev’essere rimasta la stessa, anche se a testimoniarla vi è un raffinato archibugio e le corna di cervo attorno alla lampada sul tavolo da pranzo. Un cervo che sulle grandi corna sorregge molte candele è una scultura decorativa che ricorda antiche saghe nordiche. La fascina di lunghi stecchi per il fuoco legati al centro è un tocco di praticità contadina. That is how it should appear, the cost is of little issue. Two sofas placed in the corner, one purple and the other white with ethnic motifs, provide a pleasurable enclosure to the fireplace. This fireplace is everything but conspicuous, being just a simple hole in the wall with a mantelpiece made using a large wooden beam found on site. Beneath the opening there is a small stone platform for the fire, possibly similar to what was used by early man. The passion for hunting must have remained the same, judging by the elegant harquebus and the deer antlers around the lamp over the dining room table. A deer that has candles at the tips of its large antlers recalls ancient nordic sagas. The bundle of long sticks tied together in the middle adds a touch of countryside practicality. La luce piove dall’alto grazie all’apertura di lucernari e al moderno trattamento a “spazio aperto” dei due livelli abitativi.
La cucina, come molti altri mobili di legnodi questo arredo, è opera di un artigiano locale, Matteo Carel di Courmayeur, che da sempre interpreta fedelmente le tipologie e le tradizioni locali.
La zona pranzo con boiserie in legno di cirmolo è pensata come un caldo e luminoso spazio variamente fruibile
Nelle foto: s’intravede da diversi punti di vista una specie di pensatoio, un luogo molto scenografico attrezzato per la meditazione, la lettura e la conversazione non salottiera. I divani e le poltrone sono decisamente comodi ma non lussuosi e i tessuti che li ricoprono hanno disegni semplici o ripresi dal folclore tradizionale. Il resto è solo legno patinato. La parte alta della casa, quella originariamente adibita a fienile, è stata lasciata il più possibile com’era, con le sue tramezze che avevano il compito di sorreggere l’erba tagliata e seccata, riposta qui con l’aiuto dei forconi. È rimasto tutto talmente autentico che si ha ancora la sensazione di sentire il pungente ma gradevole odore del fieno. Di nuovo c’è l’arredo, fatto sì di comode sedute, ma accostate a una vecchia slitta usata come tavolino, pelli di animali utilizzate come tappeti e uno storico paio di sci con i suoi pericolosi puntali, gli obsoleti attacchi Kandahar e relative racchette di bambù cinese. In questo interno si sente un grande attaccamento al passato, a un “come eravamo” vissuto con nostalgia e precisione documentaria, e traspare da tutti i dettagli il piacere (un po’ mania) di convivere con documenti di un tempo recente sentito già come mitico. È evidente che alla base di tutto ciò c’è un fatto culturale: la preferenza dei piemontesi colti per l’understatement, che è il contrario dell’esibizione del proprio status sociale e che tende, nelle
The upper part of the house, originally used as a hayloft, has been left more or less as it was, with its partitions that were used to prop up the cut and dried grass, arranged using pitch forks. Everything has remained so authentic that one still has the feeling one can smell the strong yet pleasant scent of hay. The furniture is new, with comfortable seating arrangements, but this has been placed alongside an old sledge that has been converted into a table, animal skins used as rugs, and an old pair of skis complete with sticks, Kandahar fittings, and matching snowshoes in Chinese bamboo. With documentary precision, this interior is very much associated with the past, to a nostalgic ‘way we used to be’, and all the details point to the pleasure of living with documents of a not-sodistant past that are nevertheless already considered to be legendary. La zona notte con pavimenti e soffitti in legno di abete è un caldo e luminoso spazio ben sfruttato, dove il legno patinato si alterna con un intonaco rigorosamente bianco.
La zona notte è naturalmente più chiusa e protetta, ci sono delle porte che dividono gli spazi e all’occorrenza si trasformano in ante per gli armadi. Sono porte dalle maniglie curiose, che ricordano gli uffici che nell’800 stavano di fianco alle fabbriche, oppure le austere vecchie scuole di campagna. Le vicende dolceamare del romanzo “Cuore” (era il 1886) sembrano proprio accadute tra questi usci patinati dal tempo: sono riflussi della memoria che possono accendersi ogni qual volta si riutilizzano infissi di recupero che trasportano dentro di sé pezzi di vita vissuta. Ma al posto dei banchi qui ci sono grandi letti coperti da vaporosi piumini, che fanno pensare a una vita meno stentata e inibita di quella di allora.
I bagni, che oggi rispetto a un tempo si sono moltiplicati, hanno rubinetti e lavandini modernissimi, comodi asciuga-salviette e una allegro accenno di decorazione: quadrature e cornici eseguite con piastrelle in un caso, liberi festoni composti con sassi di fiume colorati in un altro. Sono decorazioni “povere” in carattere con il resto dell’arredamento. Il carattere degli esterni è rimasto ancora più fedele alle origini: le pietre sono tutte diseguali e pazientemente assemblate, il tetto è rigorosamente quello in scisto grigio, tipico della zona, nella stessa tonalità delle pietre a vista.
It is clear that a cultural element lies at the bottom of it all: the preference on the part of learned Piedmontese for understatement, the contrary of the ostentation of one’s social status, which tends towards monastic simplicity with regards forms and symbols, without however forgoing comfort or rational functionality: reasonableness yes, luxury no. The night area is, needless to say, more closed and protected. There are doors that separate the spaces and where required turn into large wardrobes. These doors have interesting handles that are reminiscent of old austere country schools or offices which in the 19th century were located next to factories. These doors with their patina of time tell a story.
Le foto degli esterni documentano la sostanziale omogeneità con gli interni sia nello stile, sia nei materiali: la pietra a vista dei muri portanti e le assi di massello delle tamponature. |