Un loft semplice e funzionale

Recuperare una ex fabbrica
Recovering an ex factory

L’intervento si è sviluppato all’interno di una ex fabbrica nella cintura periferica di Milano; in origine, nel volume completamente vuoto, erano presenti solamente le aperture e il solaio di copertura.
L’estro dell’architetto e le richieste del cliente hanno fatto il resto.

The intervention took place inside an ex factory in the surroundings of Milan; originally, in the thoroughly empty space, there were only the openings and the covering garret. The talent of the architect and the requests of the customer did the rest.

Progetto: Arch. Guido Luigi Ferrari
Foto di: Francesco Morgana

Questo progetto ha rispettato le necessità della committenza che chiedeva una dimora semplice, accogliente e che sfruttasse al massimo gli spazi. Al piano terra sono stati ricavati un box per due auto, la cucina/ingresso e un bagno/lavanderia, mentre al livello superiore si trovano soggiorno/ pranzo e bagno padronale. La zona notte è
situata invece all’ultimo livello. La cucina è separata dal garage grazie ad un tavolato che termina, in alto, con una fila di formelle di vetrocemento, elemento decorativo oltre che funzionale. L’illuminazione di questo livello è realizzata con
tesate dotate di faretti orientabili, distribuite da Ikea. Va notato che, per contenere i costi delle assistenze da parte dell’impresa e per non toccare la struttura esistente, l’impianto elettrico è stato nascosto all’interno delle travi e dei pilastri in acciaio. Di fianco al piano con il lavello una porta a scomparsa in vetro di sicurezza stratificato color bianco latte conduce al bagno/lavanderia.
Per quanto riguarda i rivestimenti a pavimento, per restare nell’ottica di un progetto semplice e lineare è stata scelta la vernice bicomponente, trattata con resina trasparente.

I pavimenti del loft sono tutti in legno non trattato, per assecondare la ricerca di un ambiente “ecologico”.

The floors of the loft are in non-treated wood, like in the two examples above.

Nelle intenzioni del progettista la zona pranzo è stata pensata per trasformarsi nella
seconda camera da letto con la posa di pannelli in cartongesso. Attualmente è arredata con un
tavolo quadrato in ferro e vetro, disegnato e realizzato dal proprietario.

Sia i tavolati che il camino sono realizzati in laterizi
di argilla, rifiniti con intonaco di calce naturale e tinteggiati con latte di calce, che offre comfort ambientale e termacustico.

Both the floorboards and the fireplace are in clay bricks, finished with plaster of natural lime, and coloured with limewash, offering environmental and thermo-acustic comfort.

This project respects the needs of the customer who required a simple, welcoming and optimized home. On the ground floor there is a garage for two cars, the kitchen/entrance and a bathroom/laundryroom, whilte on the upper floor there is a living/dining room and the owner’s bathroom. The sleeping area is located on the highest floor.
The kitchen is separated from the garage thanks to a boarding terminating, on top, with a line of pavement light tiles, decorational element, besides functional. The illumination of this level is realized with directional spotlights, distributed by Ikea. It is worth mentioning that, to reduce the costs of assistance by the company and to preserve the existing structure, the electrical system has been hidden inside the timbers and the steel supports. Beside the floor with the basin a foldaway door in milky-white layered safety glass leads to the bathroom/ laundryroom.

Arch. Guido Luigi Ferrari

Nasce a Milano nel 1965; si laurea in architettura al Politecnico di Milano e nel 1998
fonda a Sarnico (BG) uno studio che si occupa prevalentemente di progettazione
nell’ambito dell’edilizia residenziale privata, ristrutturando e progettando edifici, arredamenti, piscine e giardini. Elementi base della sua architettura sono l’utilizzo di materiali naturali e l’applicazione dell’architettura solare, che ritroviamo in alcuni progetti di ville dotate di sistemi solari passivi.

SECONDO PIANO
Percorrendo la scala, realizzata come quell’altra con travi "a ginocchio" in acciaio e massello di abete, si arriva alla zona notte. Qui si respira un clima vagamente orientaleggiante, dato sia dall’utilizzo di un futon che dall’uso di veneziane in legno chiaro che, una volta tirate, creano una vera e propria stanza da letto. In coerenza con le
scelte di materiali naturali come il legno e la calce, nella zona notte l’impianto elettrico è stato dotato di un "disgiuntore" che elimina le correnti vaganti. Da questo livello, grazie ad una scala in massello di abete, si arriva alla terrazza.

Una camera da letto ecologica

Una delle particolarità di questo loft è l’attenzione del progettista all’aspetto
“ecologico” : la zona notte, ad esempio, è stata dotata di un disgiuntore per evitare
le correnti vaganti. In effetti perfino oggetti apparentemente innocui, come
impianti stereofonici, frigobar, televisori e radiosveglie, possono emettere radiazioni
elettromagnetiche sufficienti a provocare disturbi.
Ma sotto accusa ci sono anche i letti, le resine e i collanti dei mobili, moquette,
tappeti, tendaggi, rivestimenti e vernici. È importante perciò seguire alcune
semplici regole. In primo luogo: dormire in una stanza riparata dai rumori e dagli
sbalzi termici, dotata di buona circolazione d’aria e giusto grado di umidità.
Anche per questo è indispensabile l’impiego, in casa, di materiali naturali. In
camera da letto, comunque, vanno limitati al massimo elementi decorativi e
d’arredo: è il segreto sia per ridurre l’apporto di sostanze tossiche, sia per usare
meno lucidanti e detergenti che possono rivelarsi dannosi.

Nelle foto: La struttura delle scale fra il piano terra, il primo piano ed il soppalco è realizzata con travi a "ginocchio" in acciaio e pedate in massello di abete non trattato, mentre quella fra il soppalco e la terrazza sulla copertura è interamente in massello di abete non trattato.

The structure of the stairs between the ground floor, the first floor and the mezzanine is realized in steel poles and treads in non-treated solid fir.

Lo studio delle strutture

Come spiega il progettista, l’ Arch. Guido Luigi Ferrari, la struttura portante in travi e pilastri in cemento armato con tamponamenti in prismi di cemento è stata lasciata indipendente dall’intervento, in quanto la verifica strutturale è risultata idonea
solamente alla portata del solaio di copertura e dei relativi carichi accidentali.
Per contenere i costi e vista l’altezza limitata del corpo di fabbrica, questo progetto si è concentrato sul dimensionamento dello spessore dei solai, che è rimasto contenuto in 20 centimetri per le travi in acciaio e in 14 per i travetti,
compreso l’assito in massello di abete non trattato, che al tempo stesso è
diventato il pavimento del primo piano e del soppalco.
Il solaio di copertura è stato invece rinforzato con travi in acciaio.

SECOND FLOOR
For what concerns the floorings, in order to remain within the optic of a simple and linear project they chose bi-componente paint, treated with transparent resin. Right in front of the stair, there is the door of the bathroom/laundryroom, while on the left you reach the sleeping area through a galvanized grille walkway, crossing
all the room. Four more steps higher, the real sleeping area. In truth, these are not real rooms, since no partitions existl, save for those of the bathrooms. This indeed was the main request of the customer: having an open space,
where everything be at sight and the various environments be connected to each other both physically and visually.
Walking the stair, realized, like the other, in steel and fir wood, you reach the sleeping area. Here you breath a slightly oriental atmosphere, given by both the use of a futon and the use of light wooden blinds that, once rolled, create a real sleeping room. Coherently with the choice of natural materials like wood or lime, in the sleeping area the electrical system is equipped with a disjunctor that eliminates stray currents. Hence, thanks to a stair in fir wood, you reach the terrace.

Nelle foto: Percorrendo la scala, realizzata come quell’altra con travi "a ginocchio" in acciaio e massello di abete,
si arriva alla zona notte. Qui si respira un clima vagamente orientaleggiante, dato sia dall’utilizzo di un futon che dall’uso di veneziane in legno chiaro che, una volta tirate, creano una vera e propria stanza da letto, garantendo la privacy che solitamente è difficile da trovare in un soppalco aperto sul livello sottostante. In coerenza con le scelte di
materiali naturali come il legno e la calce, nella zona notte l’impianto elettrico è stato dotato di un "disgiuntore" che elimina le correnti vaganti. Dietro la veneziana è visibile la scala che porta al terrazzo, posto all’ultimo livello.

Nelle foto: Alcuni dei disegni tecnici che rappresentano il progetto di questo loft. La struttura portante, realizzata in travi e pilastri di cemento armato con tamponamenti in prismi di cemento, è stata lasciata indipendente dall’intervento
in quanto la verifica strutturale è risultata idonea solamente alla portata del solaio di copertura e dei relativi carichi
accidentali.

The bearing structure, in timbers and pillars in reinforced concrete with cement pluggins, was left independent from the intervention since the structural analysis qualified only for the bearing of the garret and the relative accidental
loads.

Parquet in abete

Come spiega il progettista, l’ Arch. Guido Luigi Ferrari, la struttura portante in travi e pilastri in cemento armato con tamponamenti in prismi di cemento è stata lasciata indipendente dall’intervento, in quanto la verifica strutturale è risultata idonea solamente alla portata del solaio di copertura e dei relativi carichi accidentali. Per contenere i costi e vista l’altezza limitata del corpo di fabbrica,

questo progetto si è concentrato sul dimensionamento dello spessore dei solai, che è rimasto contenuto in 20 centimetri per le travi in acciaio e in 14 per i travetti, compreso l’assito in massello di abete non trattato, che al tempo stesso è diventato il pavimento del primo piano e del soppalco. Il solaio di copertura è stato invece rinforzato con travi in acciaio.

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