Un ufficio sull’albero

Sembra uno spazio immaginario. Al contrario è una bellissima realtà che concretizza i nostri sogni infantili. Il rifugio solitario teatro delle prime intense letture ha preso la fisionomia di una vera casa. Uno spazio per vivere e lavorare immersi nella natura decisamente romantico e inusuale.

Progetto di: John e Inga Rouches
Fotografie di: Michhael Jensen

Senza dubbio questo esempio di home work, ambientato su di un albero, batte per originalità tutti gli altri. Il costruttore americano John Rouches, seguendo l’esempio del suo socio Peter Nelson, famoso progettista di "case sugli alberi", ha deciso di crearsi uno spazio per lavorare costruendolo nei boschi dello Stato di Washington. Le "tree houses" presentano numerosi vantaggi: non hanno bisogno di scavi né di opere di fondazione e non necessitano di pilastri di sostegno; inoltre chi le abita ha la sensazione di vivere in comunione con la natura. L’ufficio di Rouches è appoggiato su di una piattaforma, raggiungibile attraverso dei gradini a sua volta sostenuta nei tre angoli da alberi di
cedro esistenti e nel quarto da un sostegno appositamente costruito. L’elettricità entra in casa grazie ai cavi che
corrono sottoterra per poi arrampicarsi sugli alberi; allo stesso modo arrivano le linee del telefono e del cablaggio.

L’ufficio è appoggiato su una piattaforma, raggiungibile attraverso dei gradini, a sua volta sostenuta in tre angoli da alberi di
cedro esistenti. Il quarto sostegno è stato invece appositamente costruito.

La pianta interna nasce dal lavoro della moglie di Rouches, Inga, e della sua amica interior designer Sally Owen. L’abitazione è stata concepita per avere una duplice funzione: casa per gli ospiti e studio. Il piano di lavoro è costituito da un tavolo ribaltabile che, una volta richiuso, lascia lo spazio disponibile per il letto matrimoniale, formato da due letti singoli uno sotto l’altro. Normalmente, quando l’ufficio è operativo, il letto si presenta come singolo; solo quando il piano di lavoro scompare lungo la parete, la stanza riacquista la sua funzione di camera matrimoniale. Il computer è appoggiato su di un piano fisso, posto in piena luce, sotto le grandi finestre, e rimane sempre in questa posizione.

Foto tratte dal libro “Home Workspace Idea Book” di Neal Zimmerman, The Taunton Press, 2002.

 

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