Un ufficio sull’oceano

Fino a qualche anno far lavorare da casa era un’utopia. Tutto doveva essere supportato dal mezzo cartaceo. Oggi, grazie a un’informatizzazione globale, l’utopia si è realizzata offrendoci nuove ed esaltanti opportunità. Il luogo dello “studio” dedicato alla riflessione e alla corrispondenza si è trasformato in una “postazione operativa” dove tutto l’arredo ruota intorno al computer. Tante le soluzioni d’arredo che comprendono scrivanie, librerie, sedie e mobili superaccessoriati.

Progetto di: Steven Kanner
Fotografie di: Tom Bonner

L’arch. Steven Kanner ha progettato questa villa ispirandosi all’interno delle navi. Leit – motiv del progetto le grandi finestre ad oblò.

Foto tratte dal libro “Home Workspace Idea Book” di Neal Zimmerman, The Taunton Press, 2002.

Non è certo da tutti avere la possibilità di lavorare guardando l’incantevole panorama offerto dall’Oceano, ma un
uomo d’affari americano ha realizzato questo sogno grazie all’intervento dell’arch. Steven Kanner, che ha progettato per lui un’incantevole villetta nel sud della California, dedicando un’area della casa al lavoro, collocandola nel
sottotetto. Kanner ha dovuto conciliare i gusti del committente, amante del mare e dello stile nautico, con quelli della
moglie, più tradizionalista; ne è risultata un’abitazione di ispirazione “marinaresca”, in cui stili diversi si mescolano tra di loro. Il prospetto posteriore è caratterizzato da particolari serramenti di forma circolare, alcuni fissi e altri apribili.

Cerchi che a volte si intersecano tra di loro e a volte smussano gli spigoli della costruzione. Nella mente di Kanner questi cerchi hanno una doppia valenza: da una parte rapprensentano gli oblò delle navi, dall’altra le bolle, come quelle che l’ossigeno forma nell’acqua. I colori dominanti nell’arredamento sono il bianco e il blu, in tutte le sue tonalità e sfumature. Il soggiorno – arredato con un divano candido affiancato nella zona pranzo da un tavolo rotondo
in cristallo con sedie rigorosamente blu – è parzialmente a doppia altezza. La zona studio domina la sala dall’alto del soppalco, ed è raggiungibile grazie ad una scala a chiocciola che termina con un parapetto cristallino.

Sempre in cristallo sono realizzate le lastre che fanno da balaustra al soppalco. Utilizzando per lo più materiali di colore chiaro o trasparente, Kanner è riuscito a creare un’atmosfera “acquatica”, resa ancor più efficace dalla presenza delle onde, visibili dalle finestre e così imponenti da entrare quasi in casa. La scrivania, anch’essa in cristallo, è servita da sedie tipo Charles Eames; l’illuminazione notturna è garantita da una lampada a stelo con braccio orientabile e da piccoli faretti a basso voltaggio, posizionati a soffitto. Poco distante dalla zona studio, un comodo divano, anch’esso azzurro, sembra voler ribadire che con un’ambientazione di questo tipo anche il lavoro può diventare un’attività rilassante.

 

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