Una passeggiata tra i vitigni di Orvieto


Una passeggiata tra i vitigni di Orvieto

Un palazzo medioevale come una residenza solenne ma con attualità.

A medieval building used as a contemporary wine-flavoured residence

Progetto architettonico arch. Satolli
Progetto di interni arch. Alessandro Dubini
Servizio e testi di arch. Romina Emili
Foto di
Athos Lecce

Dove finisce la salita morbida e ordinata dei vitigni di Greghetto e Procanico, sopra un poggio della campagna di Orvieto, si staglia severa la residenza Palazzone, antico edificio del duecento, interpretato sapientemente prima da un
accurato restauro conservativo e poi da un elegante progetto di interni. Lodovico e Patrizia, i proprietari, visitano nel 1969 la proprietà di famiglia, e se ne innamorano subito, fino a decidere di restaurarla.
Utilizzato al tempo come una rimessa agricola, il Palazzone era un raro esempio di residenza extraurbana con tutte le caratteristiche del palazzo di città, da trasformare in qualcosa di vivo per tutti.

Where the gentle and ordered rise of the vineyards of Greghetto and Procanico comes to an end, on a knoll of the Orvieto countryside, the Palazzone residence stands stark. It is an old building of the thirteenth century, the subject of careful restoration and elegant interior design. Lodovico and Patrizia, the owners, visited the family estate in 1969, fell in love with it, and decided to restore it. Once used as a farm building, the Palazzone is a rare example of a suburban
building with all the characteristics of a city building.

La struttura dell’edificio è riferibile alla tipologia ad archi-diaframma, molto diffusa nelle chiese del centro Italia e sopra
ttutto in Umbria, la cui origine è da ricercarsi nell’edilizia residenziale cistercense o nelle grandi sale di edifici civici costruite in quegli stessi anni a Perugia, Todi e Spoleto, oltre che ad Orvieto.

The structure of the building is of the diaphragm-arch type, widely used in churches of central Italy, especially in Umbria.
It draws on Cistercian residential architecture or the large halls of civic buildings built in the same years in Perugia, Todi, and Spoleto, in addition to Orvieto

IL RESTAURO

Il progetto di restauro è stato improntato al recupero delle strutture antiche esistenti, demolendo le tramezzature interne e le superfetazioni esterne e ricostruendo l’edificio limitatamente alla sua parte superiore mancante. Prima del restauro si presentava come un parallelepipedo troncato su un fianco, costruito in muratura con conci di tufo disposti “a cortina”. È stata lasciata la scansione degli archi e dei contrafforti esterni, recuperate le altezze interne e le bifore caratteristiche delle finestre. La sua tipologia residenziale e l’ubicazione di isolamento fanno pensare che l’edificio fosse un hospitalis, nel senso di ostello per viandanti o stazione di posta per pellegrini diretti a Roma

Rileggere il passato con innovazione

Una grande scala in ferro, legno e vetro taglia l’area living come fa un segno
asimmetrico e deciso quando divide una grande tela pittorica.

L’attenzione per la storia dell’architetto e storico Satolli e lo studio dei meccanismi e delle dinamiche dello spazio proprie dell’arch. Dubini, abituato alle problematiche dell’industrial design, hanno reso possibile il richiesto processo di attualizzazione dell’edificio. La superba mole del Palazzone è una riuscitissima rilettura del passato in chiave contemporanea, e dona al visitatore il senso e il calore della tradizione e l’appartenenza della storia.

Attention for the building’s history by architect and historian Satolli, and a study of the mechanisms and dynamics of the space by architect Dubini,
accustomed to problems of industrial design, have made refurbishment of the building possible. The magnificent volume of the Palazzone is a highly successful contemporary interpretation of the past; it gives the visitor the feeling and warmth of tradition and history.

SCALA E ASCENSORE
La scala e l’ascensore, pur nella loro indipendenza strutturale, rappresentano un blocco unico di verticalizzazioni, e collegano al piano superiore delle camere da letto e all’enoteca al piano interrato. La scala, realizzata su misura, è un elemento originale nello sviluppo e nei materiali e suddivide il proprio movimento ascensionale in due momenti, uno lineare e l’altro a spirale. È realizzata in ferro arrugginito (il ferro è stato lasciato all’esterno e bagnato per un lungo periodo affinché la ruggine fosse naturale), che ha un bel color cuoio, in vetro e legno. L’ascensore si affianca in atteggiamento composto alla scala, ed è stato realizzato ench’esso su misura. La cabina rivestita in skinplate ha le finiture in acciaio inox satinato, l’illuminazione con faretti dicroici è realizzata in esecuzione panoramica, con cristallo stratificato trasparente a tutta altezza nelle pareti destra e sinistra.

Un telo etnico dei
primi dell’800 dell’Uzbekistan, chiamato “Altai”- indossato solitamente dalle sposeè scelto come quinta della zona giorno.
Evidente la struttura ad archi-diaframma della sala, scandita dall’ordine degli archi, ricostruiti utilizzando tufo proveniente da una cava vicino Pitigliano.
Divani Cassina rivestiti.
Tavoli su disegno originale di artigiani del luogo. Ascensore: Carletti Ascensori.m sic locutam volucrem accepimus:

An early-nineteenth ethnic textile from Uzbekistan, called ‘Altai’ – usually worm by brides – has been used in the living area.
The diaphragm-arch structure of the main hall is clearly visible and it punctuates the room; the arches have been rebuilt using tuff from a cave near to Pitigliano. Covered Cassina sofas. Table on an original design by local artisans.
Elevator: Carletti Ascensori

Riscaldamento radiante a pavimento.
Pavimenti in travertino.
Il basalto e il travertino sono materiali utilizzati nel Duomo di Orvieto: evidente la citazione per rafforzare l’appartenenza al luogo.
Soffitto: pianelle in laterizio e travi in legno. Luci a soffitto: Cini e Nils.

Radiant floor heating.
Travertine floors.
Basalt and travertine are also used in Orvieto cathedral; their use here clearly strengthens the sense of belonging.
Ceiling: brick tiles and wood beams.
Ceiling lights: Cini and Nils

L’inserimento dinamico delle scale

Al primo piano le stanze da letto essenziali esaltano, attraverso l’arredo, la bellezza
del paesaggio collinare dell’Orvietano

Il tufo è l’elemento che ricongiunge il presente al passato, utilizzato nel restauro delle facciate esterne, nei grandi archi strutturali interni, nei percorsi che in giardino spingono misteriosamente verso la piscina e la terrazza sulla città di Orvieto. Austera e solitaria, la residenza cattura nel profondo, richiama i silenzi dell’anima e richiede una sosta del pensiero, fermo in un raro atteggiamento contemplativo. Percorsi naturalistici infiniti si aprono dalla collina del Palazzone alle colline attorno, ma è il percorso muto della Storia che ci rimane dentro, attuale e necessario, oggi più che mai.

Tuff is a material that brings past and present together, and is used here to restore the exterior facade and the interior structural arches, while in the garden it brings you mysteriously towards the pool and the terrace overlooking the city of Orvieto.
Austere and solitary, the residence has a profound effect on the self; it calls for spiritual silence and for a moment of reflection as you contemplate the surroundings.
Natural landscapes abound from the Palazzone and its surrounding hills, but most striking of all is the silent reference to the past, which is today as relevant and necessary as it ever was.

Gli ambienti delle stanze al primo piano sono confortevoli, rassicuranti nell’affezione alle preesistenze degli elementi architettonici originari, recuperati e ripristinati.
Antichità e nobiltà si uniscono ai dettagli realizzati su misura secondo linee contemporanee (armadi, paralumi) e i tessuti sono citazioni della tradizione umbra più calda e raffinata.
I letti sono posizionati su zone soppalcate, private e silenziosissime.
Dalle finestre a bifora originarie rivolte ai vigneti si domina tutto il contado.
Tessitura Pardi di Montefalco: i quilt sui letti e alcuni asciugamani da bagno. Rivolta e Carmignani: la fornitura della biancheria.

Rooms on the first floor are comfortable and reassuring in their consideration of the already existing and renovated architectural features.
Antiquities and nobility are placed alongside custom details of contemporary design (wardrobes, lampshades),
while textiles refer to a warm and refined Umbrian tradition.
The beds have been placed on silent and secluded platforms.
From the original double lancet windows you have a view of the entire countryside of Tessitura Pardi di Montefalco: the bed quilts and some bathroom towels. Rivolta and Carmignani linen supplies.

La sobrietà degli arredi

LE BIFORE

Sono l’elemento architettonico originario che caratterizza l’estetica esterna del Palazzone. Tipiche del periodo romanico
gotico, sono finestre suddivise verticalmente in due aperture da una sottile colonna su cui poggiano due archi, a tutto sesto o acuti.

 

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