Vivere col fuoco sempre acceso

L’eleganza si unisce al desiderio atavico di vedere la brace che borbotta di continuo: la si può osservare nella trasparenza del cristallo. Senza fumo, con minimo consumo.

Trasparenza totale: guardare attraverso il fuoco lo spazio abitato al di là di esso. Un’esperienza inconsueta. E’ un po’ come trasportare il camino in una dimensione diversa: sospenderlo nel mezzo della stanza, facendone un elemento divisorio, o un centro “focale” non solo a parole. Nella scelta del camino adatto al luogo, capace di valorizzare lo spazio della casa, cavandone i significati più riposti, è importante avere a disposizione diverse possibilità. Anche drasticamente differenti. Il fuoco addossato al muro è la soluzione più classica. Ma presenta una variabilità non indifferente di opzioni.

Nell’immagine qui illustrata prevale una scelta grafica sintetica e lineare, capace tuttavia di una certa dose di monumentalità. Stiamo parlando di un tipo di camino molto particolare, importanto da Mont Export,
specializzata nelle stufe “Stuv” (termine che in vallone vuol dire, appunto, “stufa”). Focolari dalle prestazioni molto particolari, studiati in modo tale da ridurre al minimo il consumo di ossigeno atmosferico e allo stesso tempo da minimizzare la dispersione termica attraverso la canna fumaria.

Questa capacità di contenimento del consumo calorico si traduce nella durata del fuoco. Nei camini chiusi da sportelli vetrati, la legna caricata alla sera darà luogo a braci che continueranno a riscaldare ancora la mattina successiva. Basterà poco per ravvivare la fiamma. In questo modo il fuoco può rimanere acceso sempre, mantenuto in condizioni di consumo minimo, comunque sempre producendo calore.

Una presenza che sa mantenersi e accompagnare la vita domestica durante le ore del giorno e della notte.
Così il camino si costituisce in punto di riferimento reale della casa. Il cristallo che lo separa, in realtà lo avvicina all’ambiente e alle persone, perché lo rende sicuro mentre mantiene pulito l’ambiente.